sabato 4 agosto 2012

Pussy Riot, libere tutte!

Il 21 febbraio 2012 sono state arrestate Maria Alekhina, Ekaterina Samusevich e Nadezhda Tolokonnikova, tre membri delle Pussy Riot, una punk band di femministe di Mosca nota per i concerti improvvisati sui tetti delle case, degli autobus urbani, nelle piazze, ecc. Il loro reato? Aver girato in una chiesa ortodossa un videoclip di un loro pezzo che denunciava i rapporti tra il premier Putin e l'istituzione della religione di stato della Federazione Russa. L'accusa è blasfemia e sacrilegio, ma è lampante che si tratta di una censura alla libertà d'opinione, un bieco tentativo di silenziare ogni opposizione e critica allo Stato e alla Chiesa. Da subito si è scatenata una campagna internazionale in solidarietà con le musiciste-attiviste moscovite, che ha visto scendere in campo sia gruppi femministi che Ong della taglia di Amnesty International, nonché vari personaggi del mondo dell'arte e dello spettacolo, come Sting, Patty Smith, Peter Gabriel, i Franz Ferdinand e i Red Hot Chili Peppers. Il 30 luglio 2012 è iniziato il processo in tribunale: le giovani donne rischiano fino a sette anni di carcere! Questo contributo delle Arrabbiate cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sul loro caso.


Massima solidarietà alle Pussy Riot, libere tutte!

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