mercoledì 30 gennaio 2013

Sottomesse o sospettate

copertina di un libro di racconto rosa di Laura de Noves (pseudónimo de Carlota O´Neill)
copertina del libro per la sezione femminile falangista, 1940
Divisa in sezioni tematiche, il percorso inizia con " Le Moderne" degli anni '30.Tra fotografie, articoli e oggetti personali,possiamo vedere come iniziarono a tagliarsi i capelli, a togliersi il cappello,a lavorare o viaggiare. Tuttavia, non tarderà ad arrivare il regime franchista che reprimerà questi timidi passi verso la modernità con un modello di donna basato sulla figura dell'amorevolissima madre, sposa e casalinga ben supportata dal cattolicesimo.

copertina della rivista Vindicación Feminista, dell'aprile del 1978
Cammineremo poi  tra le vetrine accompagnando " le individue di dubbia moralità". Insieme con repubbicane e presunte collaborazioniste, che saranno punite in modo esemplare e pubblicamente con la rasatura dei capelli, l'olio di ricino o con l'esecuzione, donne lesbiche o prostitute saranno rinchiuse nelle carceri o in ospizi. Potremo visionare i testi psichiatrici di López Ibor o Vallejo Nájera che elaborarono trattati sulla pericolosa sessualità femminile nel tentativo di naturalizzare la sottomissione delle donne che propugnava il regime. Mentre, dal versante opposto, il medico Serrano Vicéns raccoglierà dati sulla vita sessuale segreta delle donne del dopoguerra: un 66,5% delle single - ha scritto - ha avuto il desiderio di avere  relazioni lesbiche con un'amica o con una conoscente; il 32% è riuscita a praticarle  e, di queste, l'80% le ha ripetute.

Nonostante la violenza e la repressione potremo vedere che ci sono state alcune che hanno  cercato le crepe nel modello con ingegno e creatività, riuscendo a vivere la loro sessualità a margine della norma. Per identificarsi usavano parole  in codice ed escogitavano di farsi accompagnare da ragazzi gay fingendo di essere una coppia in vacanza. Ci sono stati incontri nei caffé e cabaret e si accordavano matrimoni fittizi per per eludere il controllo del regime. Ma questo controllo era feroce.

Nella sezione " Le Addomesticate" vedremo come suore e falangiste erano incaricate di addomesticare le ragazze attraverso l'educazione fisica e morale. Esposto tra le stampe religiose, un libro della brava alunna del collegio Sagrado Corazón prescriveva che i compiti per l'estate dovevano essere svolti nel seguente ordine: 1. Dio; 2.Formazione; 3. Intrattenimento. Inoltre, ricordava di 'mortificarsi una volta al giorno'.

Nelle vetrine della mostra lo scapolare riposa accanto al cilicio e agli educativi libri. Tra gli articoli di giornale recuperati figura la storia della piccola Josefina Vilaseca,esempio di virtù dopo essere morta per aver resistito eroicamente  ad un tentativo di stupro per proteggere la sua castità. Con questi esempi si educavano " Le Decenti",una nuova sezione in cui possiamo vedere come mediante la pubblicità, il cinema o la letteratura si guidavano le donne verso la devozione, il sacrificio e la casa.
Tuttavia, dagli anni '60 e 70 di allargarono le crepe e cominicarono ad infiltrarsi raffiche di aria fresca, cedendo il passo a " Le Liberate". Sono gli anni dell'apertura. Il cinema,la musica, la letteratura esemplificano diversi modi di vivere la sessualità.

A Barcellona nasce la rivista Vindicación feminista,iniziando a profilarsi il femminismo spagnolo contemporaneo e si apre il ‘Daniels’primo bar lesbico in Spagna.

La mostra resterà aperta fino al 10 febbraio nello spazio Prado dell'Ateneo di Madrid.


Questa è una mostra da non perdere per ricordare dove eravamo (e dove vogliono farci  ri-tornare ') e imparare le forme creative e coraggiose che hanno utilizzato molte donne delle quali siamo le eredi per resistere al feroce controllo sulle loro vite e i loro corpi.

        
Pikara magazine

giovedì 17 gennaio 2013

Di Presidenti, Candidati, Ricchi, Famosi, Satiri e Predatori

di Nuria Varela




Due notizie coincidenti, nello stesso giorno e nello stesso giornale. La prima in copertina : " La stella della BBC,Jimmy Savile abusò di 214 persone". La seconda in una pagina interna: " Dominique Strauss-Khan, il crepuscolo di un satiro".

Nel primo caso, è la storia di come Jimmy Savile,stella della televisione britannica e decorato dalla Regina per il suo lavoro di beneficenza, morto nel 2011, acclamato come un eroe nazionale, in realtà era un predatore sessuale, come si legge testualmente nel rapporto della Polizia metropolitana di Londra. Tra le sue vittime, soprattutto bambini,la più giovane aveva 8 anni,la più grande, 47 anni.
 I fatti di cui si racconta nella notizia sono un elogio all'impunità, un dettagliato viaggio nel cuore di una società che chiude gli occhi se i delinquenti sono ricchi e famosi e, soprattutto, se i loro crimini sono di natura sessuale. Solo alcuni dettagli che, al di là della cifra, indicano davanti a quali tipi si chiudono tutti gli occhi, orecchie e bocche:

" Gli abusi (...) si produssero in più luoghi, comprese le struture della BBC e in 14 ospedali, uno dei quali per malati terminali(…) Si teme che gli ospedali decisero di chiudere un occhio, perché il presentatore era una macchina da soldi per quel centro di salute. Faceva costantemente maratone e visitava le istituzioni per raccogliere soldi per i bisognosi  (…) La Procura inglese ha ammesso che avrebbe potuto processarlo per i suoi crimini, di almeno tre vittime se avessero preso le loro denunce più seriamente…”

 
Non solo i fatti, anche le parole scelte dal giornalista sono dannose:

" Diversi lavoratori della BBC assicurano che gli eccessi di Savile erano il segreto di Pulcinella”


Eccessi? Le violazioni sono eccessi?

Anche nella seconda notizia,le parole scelte per raccontare la vita di  Dominique Strauss-Khan sono dannose. La storia inizia così:

" Sempre con una guglia nel bagaglio a mano, egli crapula.(…) -Crápula, secondo la Real Accademia Spagnola " uomo dalla vita  licenziosa"- Tuttavia ricco e seduttore a modo suo,Dominique,63 anni,sembrava avvezzo ad usare il libretto degli assegni, da quando concluse che  l'innamoramento è una cosa e l'accoppiamento a catena, che tanto gli piace,altra cosae più caro  (…) I fascicoli giudiziari lo vedono come organizzatore di orgie, preventivate in 10.000 euro, per vecchio sporcaccione (…)

I tre giudici istruttori preparano il processo ad un uomo programmato per essere il presidente della Francia,ma ora affogato nell'amarezza ed abbandonato da coloro che politici o affaristi ridevano dei suoi eccessi o lo finanziavano (…) Le ragazzate di DSK era un segreto di Pulcinella.(…) L'ex presidente Nicolas Sarkozy sapeva delle pulsioni del suo rivale e aveva commentato che la dipendenza di DSK e i problemi associati a questa  lo squalificavano come candidato  Anche l'attuale presidente Hollande conosceva lo spericolato stile di vita del suo compagno di partito (…) Non pochi ricordano la caccia alle segretarie e compagne di lavoro, travolgendo con messaggi le più ribelli, approfittando dell'erotica del potere per piegare le subordinate più attraenti..."

Nessun commento, non c'è bisogno. Potete leggere l'articolo completo, ma gli esempi di complicità e impunità sono sufficienti. Basta leggere: dissoluto, seducente,vecchio sporcaccione,uomo pieno di amarezza e abbandonato, i suoi eccessi, le sue ragazzate, pulsioni, spericolato stile di vita.

DSK fu accusato il 14 maggio del 2011 a New York di aver stuprato  Nafissatou Diallo;di un tentativo di stupro a Tristane Banon, en 2003, quando aveva 22 anni e dell'accusa della procura di prossenetismo aggravato, punibile con una pena fino a sette anni di carcere.

Vecchio sporcaccione? Uguale a Silvio Belusconi? Presidente del Consiglio per ben tre volte (1994-1995, 2001-2006 e 2008-2011) del quale è impossibile raccontare nei dettagli i suoi rapporti con le donne, soprattutto con le prostitute e le minorenni.

Mentre scrivevo queste righe, mi tornava alla mente  Vladimir Putin,quando nel novembre del 2006,in un incontro internazionale e credendo di essere a microfoni spenti, esprimeva la sua "invidia"per quel "macho" del presidente israeliano, accusato di aver aggredito sessualmente varie donne che lavoravano sotto la sua direzione, anche da presidente.

" Trasmettete i miei saluti al Vostro Presidente. Forza macho! Violentare una decina di donne! Ci ha sorpreso tutti. Tutti lo invidiamo".
Vladimir Putin è stato rieletto per la terza volta, nel marzo 2012, presidente della Russia.


Non stiamo parlando delle zone più abbandonate del Pianeta.Stiamo parlando della vecchia, colta e ricca Europa. Francia, Italia, Regno Unito, Russia... La stessa Europa che si soprprende giornalmente della violenza sessuale in India (giustamente), ma è complice dei crimini sessuali a casa sua,reati di cui è incapace di chiamarli con il proprio nome.

Che nessuno si inganni: questi sono predatori delle donne e dei minori; lo sono con tutti coloro che percepiscono come più deboli; coloro che commettono tali crimini impunemente,si considerano al di sopra della legge e della giustizia.
Quelli che chiudono gli occhi, li applaudono e li votano, certi che lo stupro sia qualcosa di "invidiabile " e "desiderabile", poi, si sorprenderanno di "altre violazioni" (in senso metaforico)  delle leggi, diritti fondamentali, fondi pubblici, che gli appaiono forse, più imperdonabili, né degni di plauso.
Coloro che credono che queste sono "cose di donne", poi passano anni cercando di capire perché viviamo in un sistema politico ed economico spietato e predatore che distrugge la vita di milioni di persone in tutto il mondo ...
Così va la vita.


Nuria Varela

(traduzione di Lia Di Peri)

sabato 5 gennaio 2013

Morte al femminismo post-moderno ovvero io non mi definisco femminista.




E' quanto meno preoccupante che donne famose e di successo come Katy Perry, Taylor Swift, Lady Gaga, Juliette Binoche Demy Moore o Maribel Verdú si mostrino contrarie al femminismo. Sono note le dichiarazioni di Carla Bruni che liquidava con piacere la questione femminista affermando quanto segue: "La mia generazione non ha bisogno di essere femminista. Ci sono state è vero le pioniere che hanno aperto il cammino. Io non sono per nulla una militante femminista. Invece sono molto borghese. Amo la vita familiare, fare tutti i giorni le stesse cose. Adoro avere un marito".

Ma la Bruni non è l'unica. Un articolo su El Pais contiene varie dichiarazioni che ci lasciano senza fiato. Kate Perry dice : "Non sono una femminista , ma credo nella forza delle donne".

Taylor Swwift: Non ho alcuna intenzione di pianificare le cose come ragazze contro ragazzi. Non l'ho mai fatto. Sono cresciuta con genitori che mi hanno sempre detto che se lavoravo duro come gli uomini sarei arrivata ugualmente lontano. L'articolo cita più esempi,come quelli della responsabile di Yahoo,Marissa Mayer: " Non mi vedo come femminista in assoluto. Se iniziamo ad catalogarci ed etichettarci, il mondo finisce", di Lady Gaga" non sono femminista, adoro gli uomini e la cultura maschile. Birra, bar, automobili",  Demi Moore" Sono una grande difensora delle donne, ma non mi vedo come femminista" e Juliette Binoche " Questo dibattito è noioso. E questa parola colloca le persone a pensare in modo stereotipato".




In Spagna,Maribel Verdú, dopo essersi indignata per il fatto che le donne pagano meno degli uomini ha dichiarato : " Non sono femminista recalcitrante,mi piace che mi aprano la porta,che mi diano fuoco, una sola volta,non per tutta la notte... il normale".
Nessuna delle donne citate, tutte indubbiamente leader nelle loro professioni e donne di successo rinnegano le conquiste dei diritti femminili, grazie alle donne ( e uomini) femministe, però rifiutano la parola ed il concetto di femminismo.  E 'ovvio che nessuno di esse sa che cosa sia  il femminismo, un movimento politico ed etico,che unisce la mobilitazione sociale e la riflessione teorica che si batte per i diritti delle donne, al fine di costruire una società più giusta, egualitaria  ed equa per le donne e gli uomini.

Nessuna di esse assume un minimo di pedagogia femminista rinforzando al contrario gli stereotipi che il patriarcato assegna al femminismo: donne settarie,obsolete, risentite e brutte, che non fanno altro che lamentarsi continuamente di una realtà che esagerano e che odiano gli uomini.


Non ritengo che nessuna delle donne che hanno fatto tali affermazioni siano stupide né ignoranti. Dubito che molte di esse conoscano cosa sia il femminismo, ma tutte le loro dichiarazioni sono parole misurate che indicano un atteggiamento. Una postura che ha molto di commerciale e di ideologico. Tutte sono accanto alle donne, ma contro il femminismo. Tutte si muovono dentro una società ed industria culturale patriarcale e sessista che le loro parole rafforzano e perpetuano.

Come ha scritto nel 1991 da Susan Faludi nel suo eccellente "Reazione. La guerra non dichiarata contro la donna moderna", di fronte ad un avanzamento dei diritti umani delle donne, sempre  il patriarcato reagisce con durezza ed efficacia. Ed è ancora così. Il patriarcato si organizza e le donne sono ancora una volta le sue armi più potenti.

Nel frattempo che si assume questa F, la SUPERF,continueremo con la nostra, tra ciò che può essere perché no, bere birra, andare al bar e sorridere a questi  o quelle che ci accendono le sigarette...      


las princesas tambien friegan.com


(traduzione di Lia Di Peri)